Stiamo vivendo un momento storico nuovo e senza precedenti: abbiamo dovuto fermarci all’improvviso e questo “stop” inaspettato ha lasciato la maggior parte di noi come in uno stato di “sospensione”. Bambini e studenti impossibilitati a frequentare la scuola, se non a distanza, adulti che hanno smesso momentaneamente di lavorare, anziani che per mesi non hanno potuto incontrare fisicamente i propri figli e nipoti. Insomma siamo stati tutti raggiunti da qualcosa che ci ha obbligati a fermare, per un tempo, la maggior parte delle attività che occupavano le nostre giornate ordinarie.

Ma da ogni grande difficoltà nascono sempre meravigliose opportunità.

In questo periodo il tempo sembra scorrere in modo diverso: abbiamo imparato a dare importanza alle piccole cose, si è recuperato il valore della lentezza e ci viene data la possibilità di dedicarci ad occupazioni che prima erano diventate, nella frenesia di tutti i giorni, qualcosa di secondario. Tra queste attività delle quali abbiamo riscoperto il grande valore, c’è anche cucinare. Tutti ci siamo messi in cucina! Lo puoi certamente testimoniare anche tu, ne sono certa.

Ma questo momento così delicato e difficile, ci chiede un’attenzione in più, un impegno maggiore: quale?

Quello di riflettere profondamente su alcune scelte che ogni giorno compiamo, tutte le volte che ci rechiamo a fare la spesa per poi metterci in cucina e preparare un pasto per noi o per la nostra famiglia.

Ti parlo per un attimo di cosa concretamente è accaduto nella mia vita e in quella di mio marito. Durante il lockdown, abbiamo cominciato a frequentare di meno i grandi supermercati: nella nostra città le file erano davvero lunghe! Grazie al servizio di alcuni produttori di zona, abbiamo richiesto la consegna a domicilio di frutta e verdura, mentre per quanto riguarda le farine, i cereali e i prodotti secchi in genere, ci recavamo nel nostro negozio bio di fiducia più vicino. Non che prima fossimo dei grandi fans degli ipermercati, ma a volte accadeva che per pigrizia, finissimo per acquistare molte più cose all’interno di un supermercato dove era possibile fare un’unica spesa: la cosa però più evidente e preoccupante era che, prima del Covid, il momento della spesa spesso era qualcosa di caotico e frenetico … insomma non sempre riuscivamo ad orientarci affinché potessimo acquistare ciò che davvero ci serviva; soprattutto non avevamo quel prezioso tempo che ci avrebbe permesso di chiederci di che cosa realmente avevamo bisogno e dove potevamo trovarlo differenziando un po’ la spesa, andando a sostenere i piccoli produttori locali che rappresentano ancora una ricchezza enorme per il nostro territorio.

Cosa abbiamo osservato?

Surgelati, snack dolci e salati, ovvero tutti quei prodotti che ti fanno risparmiare tempo in cucina o che servono a soddisfare un bisogno più emotivo che una vera e propria fame, non erano più nella lista della spesa. I nostri acquisti, in questi mesi, sono stati davvero all’insegna dell’essenzialità: ortaggi di stagione freschissimi, tanti tipi di cereali integrali e semintegrali (pasta, riso, miglio, orzo), legumi secchi (avevamo tutto il tempo per ammollarli e cuocerli in pentola a pressione) pochissimi formaggi (solo del caseificio vicino a casa), uova e qualche petto di pollo biologico per accontentare i figli ogni tanto con cotolette o scaloppine (in assenza delle ricette delle nonne dovevamo fare qualcosa che ce le ricordasse, in attesa di poterle rivedere!) …

Abbiamo fatto esperienza con la pasta madre che è nata proprio nel periodo di quarantena, quando il lievito spesso non si trovava: è stato divertente impastare pane, pizze, focacce e vedere come dall’unione di così pochi ingredienti si creava un’alchimia speciale per preparare prodotti da forno eccezionali.

Ci siamo accorti che avevamo molta meno fame: il movimento era limitato a qualche esercizio di ginnastica, l’attività nell’orto nel cortile davanti a casa, i giochi con mio figlio più piccolo e qualche breve passeggiata intorno all’isolato, appena è stato possibile.

Abbiamo sperimentato la gioia di riuscire a creare un piatto nuovo anche quando in dispensa erano rimasti pochissimi ingredienti: non abbiamo buttato via nulla. Tutto quello che veniva acquistato e cucinato era un dono prezioso e lo abbiamo assaporato con grande gratitudine.

A tavola, ognuno di noi ha scoperto cosa lo faceva stare meglio: se un piatto di verdure crude o cotte, le spezie piccanti o quelle più delicate, quali legumi, quali cereali … Questo è stato possibile perché si mangiava con più calma, più lentamente e si ascoltavano maggiormente i messaggi del corpo.

Abbiamo atteso con pazienza e gioia il cambio delle stagioni assaporando frutti e ortaggi diversi: dai kiwi e le arance, passando per le fragole e le ciliegie; ora attendiamo con grande desiderio l’arrivo dei meloni e delle angurie per idratarci nel periodo più caldo dell’anno. Abbiamo salutato i cavolfiori e i cappucci invernali, accogliendo carciofi e asparagi in primavera. Abbiamo sgranato piselli, fagioli freschi, fave ed ora assaporiamo fagiolini, taccole, zucchine in quantità, cetrioli, e i primi pomodori datterini, così dolci e succosi!

Si, abbiamo sperimentato appieno la cucina naturale e attraverso di essa ci siamo dati l’opportunità di entrare in contatto con noi stessi e la natura intorno a noi. La cucina naturale ci suggerisce azioni di buon senso, come scegliere ortaggi e frutta di stagione, km 0, biologici. E’ una cucina semplice, fatta di materie prime essenziali e di alta qualità, coltivate con amore e rispetto per la terra e lavorate con passione, gioia e senza comprometterne le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.

Attraverso una cucina naturale possiamo riscoprire il gusto vero degli ortaggi, dei cereali; possiamo abituarci a percepire meglio il dolce di una fetta di pane integrale fatto in casa, per esempio, e cominciare a sostituire gradualmente i dolci industriali con preparazioni più leggere e sane, ma allo stesso tempo gustose e gratificanti.

Con Gusto Vegetariano continuiamo, con una rinnovata consapevolezza, a condividere ricette semplici, cucinate con cura e amore, con grande attenzione alla qualità degli ingredienti nel rispetto dell’ambiente e per rispondere ad una domanda oggi sempre più evidente: il mondo ci chiede di rallentare, di prenderci cura dell’ambiente, di non sprecare cibo, di scegliere consapevolmente ogni singolo prodotto che acquistiamo per incentivare e sostenere le produzioni locali, per utilizzare con attenzione le risorse del pianeta, per rispettare le foreste e la biodiversità.

Ogni nostra singola azione contribuirà a rendere il mondo migliore, affinché tutti possiamo nutrirci in modo adeguato e sano, affinché tutti noi possiamo vivere in un ambiente più salubre e naturale.

Non esiste a mio avviso un percorso uguale per tutti: ognuno parte da un punto diverso e deve essere rispettato con tolleranza e sensibilità; anche io che ti sto parlando, ho ancora tanta strada da fare: spero che si percepisca che il mio è un tentativo di spronare le persone come te a riflettere, agire, muoversi: non voglio giudicare perché nessuno, a mio avviso, occupa una posizione per farlo, ma insieme possiamo unire le forze, insieme possiamo condividere idee, strumenti per fare qualcosa concretamente, smettendo di essere passivi ed attendere che sia qualcun altro a fare per noi.

Ognuno deve assumersi la responsabilità di fare quel passo in avanti, che rappresenti un miglioramento nel proprio piccolo, che diviene un seme nuovo, qualcosa di importante e di beneficio per la collettività … un seme che germoglierà e darà frutto per noi tutti e le future generazioni.

Comincia ora a riflettere e ad agire: cosa sei disposto a cambiare oggi nella tua quotidianità per contribuire a rendere questo mondo migliore? Con questa domanda ti lascio e ti invito a seguire la nostra pagina per continuare a discutere su questi temi: ci saranno tante occasioni per farlo, con serenità e con il desiderio di dialogare senza creare schieramenti e barriere, ma semplicemente per ascoltare e ascoltarci e far sorgere un’immagine nuova e migliore del mondo. Un’immagine che potrà concretizzarsi solo grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti. Un caro saluto e a presto 🙂